LUCA SEBASTIANI AL CONVEGNO SULLE “TECNOLOGIE DEL FITORIMEDIO COME SOLUZIONE AL DISINQUINAMENTO”

L’utilizzo delle piante per la depurazione e la riduzione di elementi inquinanti è una pratica molto antica e conosciuta. Già i Romani utilizzavano i bacini delle Paludi Pontine per depurare i fanghi della città e i pescatori del lago Trasimeno hanno bevuto per anni l’acqua sotto i canneti sapendola potabile. Attualmente, l’utilizzo di piante per la bio-indicazione e il biorimedio ha ritrovato nuova linfa da quando il problema degli inquinanti antropici ha cominciato a essere pressante in tutti i settori produttivi.
L’incontro, che si tiene presso la Reale Tenuta di Carditello (Caserta) martedì 6 giugno con inizio alle 9.30, con la partecipazione di alcuni tra i principali attori nazionali del comparto ricerca e quelli del settore agricolo, ambientale, economico e sociale, ha l’obiettivo di fare il punto sul problema e di offrire agli operatori e ai cittadini una tecnologia verde che ormai garantisce contributi efficaci al problema del miglioramento della qualità di suoli, acque e aria, specialmente in zone ad alta concentrazione di popolazione e con pregressi problemi di inquinamento. Una delle relazioni più attese è quella di Luca Sebastiani, direttore dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, sul “Pioppo, metalli pesanti e xenobiotici organici”.
Il programma completo è disponibile qui.